Il tema di quest'anno è Un bambino che gioca.
Attraversando i testi della liturgia di Avvento (Anno A), incontriamo due bambini. Il primo «è nato, ci è stato dato». Dopo una lunga attesa, la notte di Natale celebriamo questa nascita. Il secondo verrà, è un bambino a venire, «si trastullerà sulla buca della vipera».
Il primo segna uno spartiacque nella storia; il secondo ci parla di una storia nuova. Il primo è al passato (è nato). Il secondo è al futuro (si trastullerà). Un bambino che nasce e un bambino che gioca e potremmo dire: un bambino che nasce e giocherà per sempre, fino a giocare addirittura con il serpente, in un mondo riconciliato.
Ecco la scelta di partire da questa immagine per pensare a un cammino di Avvento.
L’avvento del di-vertimento.
L’Avvento del di-vertimento perché un bambino che nasce e un bambino che gioca ci di-vertono, cioè ci portano oltre, altrove, spostano la nostra attenzione, cambiano il nostro orientamento. Con Gesù che nasce ci di-vertiamo incontrando un di-vertimento di Dio che incontra l’uomo facendosi uomo Lui stesso. Incontrando un bambino che gioca, e ogni volta che giochiamo, ci di-vertiamo, cioè spostiamo l’attenzione sulla nostra origine (un bambino che gioca) e sulla nostra destinazione (un bambino che gioca). L’Avvento del di-vertimento: il divertimento iniziato con Gesù di Nazareth e il divertimento che attendiamo e pregustiamo quando proviamo a di-vertirci, soprattutto giocando. Nascere per giocare e giocare per ri-nascere.
La proposta, sostenuta dall’Ufficio comunicazioni sociali e dal coordinamento diocesano di pastorale giovanile, è curata da don Giulio Osto (musicista, scrittore e studioso di teologia) con i contributi di don Romeo Sinigaglia, Arianna Prevedello e don Marco Sanavio ed è scaricabile gratuitamente dal sito www.diweb.it