Anche quest’anno alle meditazioni giornaliere, inviate via newsletter, diffuse sul sito, tramite sms, via radio e sui social network, si sono affiancate alcune esperienze in presenza. Se la serata al Planetario – questa volta pensata in modo particolare per bimbi e famiglie – in compagnia di don Alessandro Omizzolo, ha registrato come al solito il tutto esaurito, è stata particolarmente gradita anche la novità di Acrovisioni, un’inusuale visita della città di Padova dall’alto, dalla sommità della Torre del Seminario e dai campanili della Basilica del Santo. In tanti, poi, si sono regalati un attimo di pace camminando per la via delle sette chiesette a Monselice, contemplando la Pala della Trasfigurazione del Veronese a Montagnana e il crocifisso di Menegazzo nella chiesa di san Paolo in Padova, grazie al contributo dell’equipe diocesana Arte e Catechesi.
Protagonisti di questi 40 giorni anche silenzio, raccoglimento e preghiera: in tante le intenzioni e i pensieri arrivati sul sito
È continuata e ha fatto parlare di sé anche la versione inglese di Un attimo di pace, A moment of peace, con le sue due prime esperienze salvavita oltreoceano all’insegna dell’arte di Giotto, con il direttore del museo diocesano di Padova Andrea Nante e la musica di Chiara Luppi.
Oltre al risalto nei media nazionali e le centinaia di messaggi calorosi ricevuti in questi giorni dai lettori, allieta la risonanza positiva delle Collaboratrici apostoliche diocesane, che anche quest’anno hanno coltivato il loro speciale Spazio di pace nel cuore dell’ospedale Sant’Antonio di Padova, a contatto con la comunità di malati, parenti, medici e personale sanitario.