La proposta offre l’opportunità di riflettere su se stessi, sulla dimensione spirituale della propria vita e sulle relazioni che la abitano attraverso il linguaggio dell’arte cinematografica e delle sue consonanze con la Parola. I significati e le forme dell’opera filmica prescelta accompagneranno i momenti di provocazione, raccoglimento, meditazione e preghiera per ciascun partecipante.
«In questi anni – spiega don Marco Sanavio, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali – abbiamo sperimentato molte serate di spiritualità nelle sale della comunità della diocesi attraverso l’efficacia e la sacralità che il mezzo cinematografico sa suscitare nelle persone. Le emozioni che esso comunica sono un tramite per aprire i cuori, per cercare la verità dentro se stessi e per riordinare la vita attraverso una frequentazione della Parola che nel cinema trova spesso una rappresentazione mai banale o didascalica. Per tutti questi motivi abbiamo scelto di sperimentare con Villa Immacolata questo nuovo metodo per gli esercizi spirituali».
Accompagneranno la proposta: Arianna Prevedello, Responsabile progetti dell’Ufficio comunicazioni sociali; don Marco Sanavio, Direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali; don Gianluca Bernardini, Cinema e pastorale diocesi di Milano e don Federico Giacomin, Direttore Villa Immacolata.
La proposta nasce dalla collaborazione dell’Ufficio di Pastorale delle Comunicazioni Sociali e del progetto diocesano degli animatori della comunicazione (ANICOM) con Villa Immacolata e con Cinema in prospettiva.